
Il
Gen. Manlio Biccolini
(Source:
archivio
fam. Biccolini)
|
Manlio
Biccolini nasce a Firenze il 19 Dicembre 1916. La sua famiglia
ebbe significative tradizioni aeronautiche: due zii materni
furono Ufficiali Piloti; uno dei suoi fratelli maggiori,
Poliuto, frequentò il Corso “Pegaso” della Regia Accademia
Aeronautica e, assegnato al 34° Stormo BT, morì in un tragico
incidente al rientro in Sicilia da una missione di guerra il 14
Giugno 1940.
Come
molti ragazzi della sua epoca Manlio preferiva impiegare il
tempo sui campi di aviazione piuttosto che a scuola ed, a
diciotto anni, ottenne il brevetto di Pilota Premilitare su
velivolo Ca 100.
L’anno
successivo fu ammesso a frequentare il Corso “Rex”
dell’Accademia Aeronautica, dove condivise tre anni con
tantissimi colleghi destinati a divenire Eroi ed Assi durante la
guerra: tra tutti Adriano Visconti, Livio Bassi, Alfredo Fusco,
Giulio Cesare Graziani, Alessandro Setti, Emanuele Annoni. Come
Allievo dell’Accademia fu decorato con Medaglia di Bronzo al
V.A. per un brillante atterraggio col motore del suo CR 32 in
fiamme.
Divenuto
Ufficiale Pilota, fu assegnato all' 357a Squadriglia del 22°
Gruppo, il cui personale entrò poi a far parte della 378a
Squadriglia del 155° Gruppo Autonomo, alla sua
costituzione all’inizio del 1941. Con
il 155° Gruppo, prima Autonomo e poi, dall’Aprile 1942,
inquadrato nel 51° Stormo del Ten. Col. Aldo Remondino,
Manlio Biccolini partecipò alle campagne di guerra in
Africa Settentrionale, sul Meditteraneo, in Sicilia, in Tunisia
ed in Sardegna e quindi, dopo l’8 Settembre 1943, con
l’Aviazione del Sud in Puglia (51° Stormo ICAF). Dal
Luglio al Dicembre 1943 Manlio Biccolini assunse l’incarico di
Comandante della 378a Squadriglia, in un periodo reso
drammatico dagli eventi dell’8 Settembre e successivo
trasferimento sugli aeroporti pugliesi. Qui, dal Gennaio al
Settembre 1944, ricoprì l’incarico di Comandante del 155°
Gruppo del 51° Stormo ICAF. Durante
il periodo bellico Manlio Biccolini totalizzò oltre 500 ore
di voli di guerra su velivoli da caccia G 50, MC 202 ed MC 205,
e per la sua attività fu decorato di due Medaglie
d’Argento al V.M. “sul campo”, di una Medaglia di Bronzo
al V.M. e di una Croce di Guerra al V.M. “sul campo”.
Gli fu inoltre riconosciuto un avanzamento per meriti di guerra
ed il diritto di fregiarsi del Distintivo Caccia Intercettori di
1^ classe, oro.
Nel
dopoguerra assunse diversi incarichi in seno allo Stato Maggiore
A.M. e fu, quindi, primo Comandante del ricostituito 22°
Gruppo della 51^ Aerobrigata nel 1953-1954 e Comandante
del Reparto Sperimentale di Volo nel 1960. Continuò
la sua carriera presso l’Accademia Aeronautica e poi come Capo
del 2° Reparto S.M.A., Comandante Operativo della 2^ R.A. e
Capo di Stato Maggiore del Comando Nazionale Difesa Aerea. Concluse
il servizio attivo nel 1974 con il grado di Generale S.A., ma
mantenne sino alla sua morte, avvenuta all’inizio del 1991,
stretti legami con l’Aeronautica Militare, come Presidente
della sezione romana dell’ Associazione Arma Aeronautica e
membro del “Circolo del 51”.
(Source:
Lucio Biccolini)
|

1935
- Vola a Vela a Torino Mirafiori
(Source:
Foto archivio Famiglia Biccolini)
|

Aeroporto
di Capua. Allievi del Corso “Rex” dell’Accademia
Aeronautica (1936 – 1939) davanti ad un Ro 41. (da
destra: Manlio Biccolini, Pier Francesco Conti, non
identificato)
(Source:
Foto archivio Famiglia Biccolini)
|

Novembre
1941 – A.S.I. Aeroporto 774 - Visita
del Gen. Pricolo e Gen. Marchesi -
A
sinistra: Ten. Pil. Manlio Biccolini
(Source:
Foto archivio Famiglia Biccolini)
|

2 Aprile 1942 –
Aeroporto di Ciampino Sud Consegna della
Bandiera di Guerra al 51° Stormo C.T.
Da
sinistra: M.llo Pil.
Remo Zedda, l'allora Ten. Manlio Biccolini (in quella occasione
con il compito di alfiere), il M.llo Pil. Ennio Tarantola, il
Cap. Pil. Egeo Pittoni, il Ten.Col.
Aldo Remondino
(Source:
Foto archivio Famiglia Biccolini)
|
Il
brano che segue riproduce quanto Manlio Biccolini scrisse in
occasione di uno dei raduni annuali del 51, per ricordare una
data importante nella storia dello Stormo, immediatamente
precedente ad un ciclo intensissimo di operazioni nei cieli del
Mediterraneo (Battaglie di Mezzo Giugno e di Mezzo Agosto
del 1942) ed in Tunisia.
Il
ricordo del 12 Aprile 1942 nelle parole di Manlio Biccolini
"Tutto
lo Stormo era schierato in ordine perfetto sull’Aeroporto
di Ciampino Sud ed in bella mostra vi erano i primi Macchi
202 Folgore da poco assegnati al Reparto. Questo era lo
scenario per la cerimonia solenne di consegna della Bandiera
di Guerra al 51° Stormo C.T.; protagonisti principali il
Gen. S.A. Eraldo ILARI – Comandante della 3^ Squadra Aerea
– ed il Ten. Col. Pil. Aldo REMONDINO – Comandante dello
Stormo -; a me, giovane Tenente Pilota, l’onore di essere
il primo Alfiere ad avere in consegna quella Bandiera,
affiancato dal Cap. Pil. Egeo PITTONI – Aiutante Maggiore
del Comandante – e con la Scorta d’Onore costituita dai
M.lli Pil. Remo ZEDDA ed Ennio TARANTOLA.
L’emozione,
lo confesso, è stata tanta, prima di tutto all’atto del
giuramento alla Bandiera da parte di tutto il personale
dello Stormo di conservarla con onore e di difenderla
“fino all’ultima stilla del nostro sangue per il bene
della Patria” e poi all’emozione si è aggiunto
l’orgoglio di ricevere quella bella Bandiera nuova
fiammante che garriva gioiosamente al vento dalle mani del
mio Comandante con la formula: “Questo simbolo
dell’onore militare a voi affido nella certezza che lo
custodirete anche a rischio della vostra stessa vita”.
Al
solenne giuramento fatto dai componenti del 51° Stormo in
quella circostanza si sono moralmente sentiti impegnati
anche tutti coloro che nei tempi successivi sino ad oggi
hanno prestato servizio all’ombra di quella Bandiera, che
ora si fregia di una Medaglia d’Oro e di una d’Argento
al Valor Militare. Riandando col pensiero a quel 12 Aprile
1942, con una rapida carrellata lungo la storia del nostro
51° Stormo, presso il quale ho avuto la fortuna di
ricoprire numerosi incarichi da Alfiere a Comandante in
tempi diversi del 155° e del 22° Gruppo, non posso che
sentirmene ancora orgoglioso e constatare che a quell’impegno
tutti hanno sempre tenuto fede; d’altra parte il lungo
elenco dei Caduti del 51° Stormo in guerra ed in pace
testimonia come soprattutto Essi hanno onorato fino in fondo
quel giuramento. ….” .
(Source:
Lucio Biccolini; Foto archivio Famiglia Biccolini)
|

Giugno
1942 – S. Pietro di Caltagirone. Ten.
Aristide Sarti e Ten. Manlio Biccolini (a destra) decorati con
Croce di Guerra al V.M.
(Source:
Foto archivio Famiglia Biccolini)
|

8
Luglio 1942 - Il
Macchi 202 del Ten. Manlio Biccolini (378-12) mostra i segni di un
combattimento nel cielo di Malta
(Source:
Foto archivio Famiglia Biccolini)
|

Novembre
1943 - Aeroporto di Elmas
Da
sinistra: Capitano Manlio Biccolini, Cpt. Watkins, Ten. Col.
Duilio Fanali, Col. Austin, Cap. Caracciolo, Cap. Arcangeletti,
davanti ad un Macchi 205 del 155° Gruppo
(Source:
Watkins via Bussi-Raucci,
via Archivio L.Biccolini)
|

1953
– Aeroporto di Aviano
Il
Ten. Col. Manlio Biccolini, Comandante del 22° Gruppo, ai
comandi di un F 84G
(Source:
Foto archivio Famiglia Biccolini)
|

1956
– Napoli - Giuramento del Corso Rostro dell’Accademia
Aeronautica.
Giulio Cesare Graziani, asso degli aerosiluranti ed
in seguito Comandante del 132° Gruppo Baltimore ICAF (al centro),
e Manlio Biccolini (con il gagliardetto), entrambi appartenenti
al Corso Rex predecessore del Rostro,
(Source:
Foto archivio Famiglia Biccolini)
|
Manlio
Biccolini ricordato dal Gen. di S.A. Giulio Cesare Graziani,
MOVM, (Febbraio
1991)
Per
gentile concessione di Lucio Biccolini, riproduciamo quanto
scrisse Giulio Cesare Graziani, MOVM ed Asso degli
aerosiluranti, per ricordare il Gen. Manlio Biccolini a poca
distanza dalla sua morte.
Ci
sembra particolarmente significativo oggi che il 132° Gruppo faccia
parte del 51° Stormo; i due vecchi amici e compagni d'arme sono
così ancora più uniti sotto la stessa bandiera.
"Il
12 Agosto del 1942, il 132° Gruppo Autonomo Aerosiluranti,
di cui comandavo la 281^ Squadriglia, ricevette l’ordine
di trasferirsi suul’aeroporto di Pantelleria. Era
preannunciato un grosso convoglio partito da Gibilterra;
convoglio di 22 piroscafi scortato da tre corazzate, quattro
portaerei, un adeguato numero di incrociatori pesanti e
leggeri ed un congruo numero di C.T. In totale, 44 unità da
guerra, il doppio dei piroscafi da scortare. Sull’aeroporto
di Pantelleria oltre il 132° Gruppo Aerosiluranti, furono
trasferiti un gruppo di Stukas italiano ed uno tedesco, ed
infine il 51° Stormo Caccia con il Col. Remondino per la
scorta sia ai tuffatori che agli S.79 aerosiluranti. Lo
scontro si preannunciava violento considerata
la potenzialità della scorta al convoglio. Mettevano paura
in particolare le quattro portaerei con tutta la massa dei
velivoli di bordo.
Fra
gli uomini del 51° Stormo c’era il Ten. Manlio Biccolini,
compagno del Corso Rex e noto fra noi del corso col
nomignolo di “Bic”. Dopo il briefing, tenuto dal Col.
Remondino, più elevato in grado fra i comandanti dei
Reparti presenti, ciascuno si avviò verso il proprio
velivolo. Fu proprio durante questo tragitto per raggiungere
il mio aeroplano che incontrai il “Bic”, al quale
raccomandai di tenere d’occhio l’S.79 n. 9, il mio
velivolo. Decollarono prima gli S.79 forniti di maggiore
autonomia, poi i tuffatori ed infine i Macchi 202 di scorta.
Alla solita Isola della Galite incontrammo il convoglio e i
tuffatori e noi aerosiluranti attaccammo i nostri obiettivi.
Quando
ero ancora in mezzo alle cannonate, vedendo ribollire avanti
agli occhi la superficie del mare, notai ad un tratto che un
Hurricane mi si era messo alle costole e che di lì a poco
mi superò per la maggiore velocità, ma anche perché
a sua volta inseguito da un Macchi, di cui riuscii a leggere
sulla fiancata i numeri del Reparto. Su quel Macchi c’era
l’amico “Bic”, al quale in partenza avevo detto di
prendersi cura del mio velivolo. L’intervento di “Bic”
fu per me provvidenziale, perché mi liberò di qull’Hurricane
molto importuno che, dopo aver fatto un mezzo rovesciamento,
si infilò in acqua, probabilmente colpito in combattimento.
Caro
Bic, dopo tre anni di Accademia, i molteplici incontri sugli
aeroporti di guerra, gli anni passati in servizio allo Stato
Maggiore e questi ultimi in mezzo alle Associazioni
aeronautiche, di ricordi di te ne ho veramente tanti, ma in
questo momento del tuo commiato terreno ho voluto riferirmi
a quel pomeriggio del 12 Agosto 1942, quando
nell’infuriare della battaglia tu mi seguisti per
proteggermi con la tua ala dall’assalto degli avversari.
In passato, allorchè raccontai i miei ricordi di guerra,
per questa occasione scrissi “Grazie di cuore, Bic, ed
imperitura gratitudine”. Oggi che tu non sei più con noi,
con la gratitudine di allora ti ricorderò nelle mie preghiere.
(Source:
Per gentile concessione di Lucio Biccolini)
Il
racconto del fatto sopra citato si trova anche nel file "12
Agosto 1941". Per andare alla pagina dei racconti storici e
fare il download del file clicca QUI
|
LA
SKIN DEL C.202 (378-12)
di
Manlio Biccolini
La
skin del Macchi C.202 di Manlio Biccolini, 378a Squadriglia,
155° Gruppo, 51° Stormo (378-12) è disponibile alla
pagina Skin Download QUI.
Abbiamo
realizzato una pagina con una serie di screenshot del 378-12 in
volo, che raccontano di una immaginata giornata di volo nel
1942, in missione sopra Malta. la trovate QUI
|
|