GLI
ASSI DEI SILURANTI ITALIANI
Italian
Torpedo Bomber Aces

Non
potevano mancare in questa breve rassegna di volti, quelli degli
assi degli
Aerosiluranti italiani, che con mezzi spesso inadeguati,
diedero parecchio
filo da torcere alla flotta Inglese nel Mediterraneo dal 1940 al
1943
In
this gallery we cannot miss the faces of the Italian torpedo
bomber aces that,
is spite of their old and slow planes, caused several troubles
to the British fleet
in the mediterraneum operations in 1940-43
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Se
qualcuno dovesse ancora avere qualche interrogativo sul concetto
di "volare bassi", quota fotografia di un S.79 della
278a Squadriglia, 132° Gruppo Aerosiluranti, può togliere ogni
dubbio...
Si
noti che la foto è stata presa da un'altro S.79 che sta volando
in formazione con il primo. Se ne vede infatti l'estremità
dell'ala.
Just
in case someone could have any question about the concept of
"flying low", this picture of a Savoia Marchetti S.79
of 278 Sqn. 132° Torpedo Bomber Group may solve any dubt... NOTE:
THe picture was taken from another S.79 flying in formation with
the other. In fact you can see part of his wing
(Source:
scan from Emiliani-Ghergo-Vigna -
Aviazione Italiana - Ed.
Albertelli)
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S.79 della 278a Squadriglia, 132° Gruppo
Si
noti sulla fiancata lo stemma con i quattro gatti sul
siluro,
ed
il motto Pauci Sed Semper Immites
S.79
torpedo bomber of 279a Squadriglia,
132°
Gruppo Autonomo
(Source:
Christopher Shores - Regia Aeronautica Vol.1
Squadron
Signal Pubblications)
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Una
bella foto a colori con un gruppo di assi Italiani del
siluramento: da sinistra il
Gen. di S.A. Giulio Cesare Graziani (che dopo l'abbattimento di
Buscaglia divenne Comandante del 132° Gruppo
Aerosiluranti, e successivamente del 28° Gruppo
"Streghe" dello
Stormo Baltimore), Marino Marini, Giuseppe Cimicchi e Aldo Melley
A
colour picture with some of the Italian torpedo-bomber
aces: from the left: General
Giulio Cesare Graziani (CO of 132° Gruppo after Buscaglia was
shot down,
and later on C.O. of 28° Bomber Group within ICAF Stormo
Baltimora), Marino
Marini,
Giuseppe Cimicchi and Aldo Melley
(Source:
SMA via Archivio D'Amico-Valentini)
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L'allora Capitano
Carlo Emanuele Buscaglia, in servizio con la 278a Squadriglia
Autonoma Aerosiluranti, a Gadurrà (Rodi).
Carlo Emanuele
Buscaglia nasce a Novara nel 1915. Nel 1940 è Comandante della
278a Squadriglia Aerosiluranti.
Il
5
marzo
1941
venne costituita una nuova unità aerosiluranti, la 281ª
Squadriglia con base presso l'aeroporto di
Grottaglie. Buscaglia,
promosso
capitano, venne nominato
comandante.
Il
1
gennaio
1942
la squadriglia venne disciolta e Buscaglia collocato in attesa
di un nuovo incarico. Durante il periodo passato al comando
della 281ª Squadriglia egli aveva totalizzato circa 20 missioni
di combattimento ed era stato decorato con ulteriori quattro
Croci d'Argento al Valor Militare ed una
Croce
di Ferro di 2ª classe
conferita dall'alleato tedesco.
Buscaglia
venne nominato comandante del nuovo 132° Gruppo aerosiluranti il
1
aprile
1942;
nel ruolo di comandante di gruppo ebbe occasione di mostrare le
sue elevate doti di organizzazione riuscendo ad equipaggiare ed
addestrare il suo reparto nonostante le numerose difficoltà
incontrate.Il
12
novembre
1942,
durante una missione sulla baia di
Bougie,
l'S.M.79 di Buscaglia venne intercettato ed abbattuto da un
caccia
Spitfire.
Viene dichiarato disperso in azione, e gli viene assegnata la
Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria,
con la seguente
motivazione:
«Comandante
di un gruppo di aerosiluranti, fiaccola d’eroismo e maestro
dell'arma nuovissima, in trentadue vittoriose azioni di
sfondamento tra uragani di ferro e di fuoco, confermava lo
spirito guerriero dell'italica gente, infliggendo alla
marina nemica la perdita di oltre centomila tonnellate di
naviglio. Alla testa dei suoi gregari, dopo aver compiuto
con ardimento e perizia inimitabili un’azione con risultati
brillantissimi, contro navi anglo-americane, alla fonda di
una base dell'Africa del Nord, ripeteva, il giorno appresso,
l'attacco. Sulle vampe della violenta difesa contraerea,
sotto la mitraglia rabbiosa di numerosi caccia che
gravemente colpivano il suo velivolo incendiandolo, si
lanciava come folgore sull'obiettivo prescelto e, a distanza
ravvicinata, mentre un’ala dell'apparecchio era già
consumata dal fuoco, sganciava il siluro contro un grosso
piroscafo che, colpito, si incendiava.»
— Cielo del
Mediterraneo, maggio - novembre 1942
In realtà Buscaglia era riuscito, seppur
gravemente ferito ed ustionato, a salvarsi. Recuperato dagli
alleati era stato curato e poi internato in un campo di
prigionia negli
Stati
Uniti. L'8
settembre
1943,
alla firma dell'armistizio,
Buscaglia decide di tornare a volare con la aviazione
cobelligerante italiana (ICAF). Per ironia della sorte molti
suoi ex-commilitoni del 132° Gruppo fecero la scelta opposta e
si schierarono con l'Aviazione
nazionale repubblicana
intitolando proprio a Buscaglia (che credevano morto) lo stormo
aerosiluranti che era stato creato. Buscaglia, dopo essere
rientrato in Italia, il
15
luglio
1944
assume il comando del 28° Gruppo dello Stormo Baltimore,
schierato sull'aeroporto di Campo Vesuvio (Napoli).
Nonostante lo scarso addestramento sul bombardiere Baltimore e
le difficili condizioni della pista, il
23
agosto
1944,
Buscaglia decide di decollare da solo approfittando dell'assenza
del personale che si trovava in mensa. L'aereo al decollo
imbardò verso sinistra toccando con l'ala il suolo ed
incendiandosi. Buscaglia, fu estratto dall'aereo in fiamme,
seppur gravemente ustionato, e ricoverato presso l'ospedale
militare di Napoli, dove si spense il giorno successivo (24
agosto
1944)
in seguito alle gravi ferite riportate, all'età di 29 anni.
(Pic
source. Buscaglia Cella, Martinoli:
I tre Assi di Novara - ed. GAE)
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Carlo
Emanuele Buscaglia con il suo secondo pilota,
Maresciallo
Pasquale di Gennaro
Carlo
Emanuele Buscaglia with his second pilot
Maresciallo
Pasquale di Gennaro
(Pic
source. Buscaglia Cella, Martinoli:
I tre Assi di Novara - ed. GAE)
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Gli
assi del 132° Gruppo Autonomo Aerosiluranti a Rodi. Da
sinistra: Cap.
Carlo Emanuele Buscaglia, Cap. Giuseppe Cippelletti, Ten.
Giuseppe Cimicchi,
il Cap. Bartolomeo Tommasino ed il
Cap. Carlo Faggioni
The
aces of 132° Torpedo Bomber
Group at Rodi. From the left: Cpt. Carlo Emanuele
Buscaglia, Cpt.. Giuseppe Cippelletti, 1st Leut.. Giuseppe
Cimicchi, Cpt..
Bartolomeo Tommasino and
Cpt.. Carlo Faggioni
(Source:
scan from Ottone Sponza - Nato per Volare -
Carlo Faggioni, asso
degli Aerosiluranti Italiani,
nel ricordo di un suo gregario - Ed. GAE)
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Ancora
Giuseppe cimicchi (a sinistra) e carlo Emanuele Buscaglia (a
destra) osservano il siluro di un S.79.
Giuseppe
Cimicchi (on the left) and Carlo Emanuele Buscaglia (on the
right) in front of an S.79 torpedo
(Source:
Ufficio Storico Aeronautica Militare)
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Giulio
Cesare Graziani

Giulio
Cesare Graziani, appartenne alla 278° Squadriglia Autonoma
Aerosiluranti nell'Egeo,al 132° Gruppo Aerosiluranti, ed in
seguito allo Stormo Baltimore dell'ICAF
Sopravvissuto al conflitto, terminò la sua carriera come
Generale di
Squadra Aerea dell'AMI
Giulio
Cesare Graziani, initially serving in 278° Torpedo Bomber
Squadronin
the Aegean Sea, and later on in 132°
Torpedo Bomber Group of the R.A.After
the armistice he joined the Baltimore Wing. After the war he
ended hiscarreer
as General in the Italian Air Force
(Pic
Source: www.dodecaneso.org)
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Una
foto famosa: Il 13 Ottobre 1941 Graziani, Faggioni e Cimicchi attaccano una formazione
navale inglese nel
Mediterraneo. Dopo
aver sganciato il siluro, passa a volo radente sopra il ponte
della corazzata Barhan, a poche decine di metri di altezza.
Tommaso di Paolo, l'osservatore di
Marina presente a bordo, riuscì a scattare questa incredibile
foto, passata alla storia.
A
famous picture: Capt. Graziani with Faggioni and Cimicchi were attacking a British ships
formation in the Mediterraneum. After launching his torpedo
Graziani flew a low altitude evasive manuevers
just in the middle of the enemy ships, overflying the HMS Barhan ,
at
about 60 feet over his deck. His photographer, Tommaso di Paolo,
took this dramatic incredible picture
(Pic
Source: scan from Giulio Cesare Graziani- Con Bombe
e Siluri contro le
Cannonate - ed Aerosiluranti)
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Giuseppe
Cimicchi

Anche
Giuseppe Cimicchi apparteneva al gruppo degli "Assi"
della 278a Squadriglia
Autonoma Aerosiluranti e del 132° Gruppo Aerosiluranti.
Sopravvissuto alla guerra, terminò la sua carriera come
Generale di Brigata dell'AMI
Giuseppe
Cimicchi too was serving
in 278° Torpedo Bomber quadron and 132° Torpedo Bomber Group .
Survived to the war, he ended
his carreer
as Brigadier General in the Italian Air Force
(Pic
Source: www.dodecaneso.org)
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Carlo
Faggioni

Il
Capitano Carlo Faggioni (ancora Tenente all'epoca della
foto) nasce a Carrara il 26 Gennaio 1915. Medaglia d'
Argento e Bronzo al.V.M., operò
con gli Aerosiluranti nel
Mediterraneo Orientale e
Centrale. L'11 settembre 1943 si trova all'aeroporto Ampugnano (Siena)
e decide di
aderire alla RSI. In seno alla ANR ricostituì un nucleo
aerosiluranti, intitolato a Buscaglia, disperso nell'azione del
12 novembre 1942.
Faggioni fu abbattuto dagli
alleati nella zona di Anzio-Nettuno durante una missione
notturna il 10 marzo 1944.
Dopo la sua morte il Il Gruppo Aerosiluranti della ANR prenderà
il suo nome (si
era infatti saputo nel frattempo che Buscaglia non era morto, e
che rientrato
dalla prigionia, aveva deciso di volare nei
ranghi dello Stormo
Baltimore dell'ICAF). Questa la motivazione della Medaglia d'Oro
al Valor Militare a lui attribuita:
" Insuperabile
Comandante di reparti Aerosiluranti, in quattro anni di guerra
combattuta senza pari, con entusiasmo senza limiti, si
prodigava oltre ogni possibilità coprendosi di Gloria. Cinque
Medaglie d'Argento, tre di Bronzo ed una promozione per merito
di guerra testimoniano il suo Valore.Oltre centomila
tonnellate di naviglio colpito ed affondato sono il suo pegno
d'onore .Nella ripresa d'animi e di macchine , dopo l'8
settembre, con fede indiscussa ricostituiva e veniva proposto
al comando del 1° Gruppo Aerosiluranti .
Sempre Primo nella lotta, si prodigava ancora con l'animo e col
cuore al di là del proprio dovere, lanciandosi contro il nemico
che calpestava il suolo della Patria. Il mare di Roma vedeva
ancora i rossi bagliori delle navi da lui colpite. In questa
epopea di eroismo si gettava per l'ultima volta in un
infernale sbarramento di fuoco guidato soltanto dalla sua fede
che non ha mai tremato ne conosciuto sconfitta . Nel sovrumano
intento di raggiungere le unità nemiche, sorpassava
l'impossibile barriera che guarniva sul mare e sulla terra la
testa di ponte di Nettuno, colpiva ancora non ritornando da
quel mare che già conosceva le sue gesta di vittoria .
Suggellava così il suo smisurato valore, la sua fede
incrollabile,le sue virtù di combattente , come esempio agli
eroi ed a vanto della rinata Patria nostra "
Cielo del Mediterraneo Centrale
Testa di Ponte
Nettuno 10-11 Marzo 1944
Captain
Carlo Faggioni, ace of the torpedo bombers in Eastern and
central Mediterraneum.. On September 11th, 1943, while based at
Ampugnano (Siena) he
decided to join the RSI, where he reconstructed the torpedo
bomber unit of the ANR.
He was shot down and died during a night mission on
Anzio-Nettuno bay,
on
November 12th, 1943
(Source:
scan from G.Bonvicini, Carlo Faggioni e
gli Aerosiluranti Italiani - ed.
Cavallotti)
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Ottone
Sponza

Ottone
Sponza, 132° Gruppo Aerosiluranti, in una foto presa a Gadurrà (Rodi)
nell'inverno 1941-42
Ottone
Sponza, 132° Torpedo Bomber Group, in apicture taken at Gadurrà
(Rodi), winter 1941-42
(Source:
scan from Ottone Sponza - Nato per Volare -
Carlo Faggioni, asso
degli Aerosiluranti Italiani, nel ricordo
di un suo gregario - Ed. GAE)
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Martino
Aichner

Martino
Aichner
ed il suo equipaggio di fronte al S.79 numero 5. Da sinistra:
Aviere Marconista
Mario Picerno, Fotografo Carmine Pragliola, Aviere Armiere
Fausto de Sanctis, Sottotenente Pilota Martino Aichner, Secondo
Pilota Sergente Oreste
del Bianco, Aviere Motorista Massimiliano Fantuzzi,
Aichner
with his crew, in front of the S.79 number five. From the left:
Radio Operator Airman Mario Picerno, Photographer Carmine
Pragliola, Gunner Airman Fausto de Sanctis, Second Leut. Pilot Martino
Aichner, Second Pilot
Sergeant Oreste
del Bianco, Airmen engineer Massimiliano Fantuzzi,
(Source:
scan from Martino Aichner - Il Gruppo Buscaglia - ed. Mursia)
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