Fiat
G.50 Bis, 20° Gruppo CT, Belgio 1940

Fiat
G.50 Bis, 352a Squadriglia, 20° Gruppo - Belgio - Inverno
1940
Il
CAI - Corpo Aereo Italiano, arriva in Belgio alla fine di Ottobre
del 1940.
Di
esso facevano parte i G.50 del 20° Gruppo CT, che rimasero
in
Belgio fino al 15 Aprile 1941. Gli aerei del 20° Gruppo
portavano
sul
timone di coda iil Gatto Nero del 51° Stormo.
FIAT
G.50 Bis, 352a Squadriglia, 20° Gruppo - Belgium, 1940
The
Italian Aerial Corps (CAI) arrived in Belgium end of October
1940
to participate to the Battle of Britain. Belonging to the
CAI
were some FIAT G.50 Bis of 20° Gruppo CT, who remained
in
Belgium until April 15th, 1941. Note the Black Cat of
51°
Stormo placed on the tail
(Source:
Christopher Shores Regia Aeronautica
Vol.1
–
Squadron
Signal
Pubblications)
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Macchi
C.200,
Maggiore Ettore
Foschini,
C.O. 21° Gruppo Autonomo,
Stalino, 1942

All'inizio
della guerra il 21° Gruppo CT faceva parte del 51° Stormo.
Quando nel Settembre 1940 il 51° Stormo viene sciolto, il 21°
Gruppo viene aggregato al 52° Stormo, per divenire poi
gruppo autonomo il mese seguente. Inviato sul fronte russo nel
Gennaio 1941 per sostituire il 22° Gruppo nella zona di
Stalingrado, operò in terra russa per un anno
dall'aeroporto di Voroscilovgrad, fornendo copertura
aerea alle truppe sul Don, e totalizzando 74 vittorie.
Il 22° Gruppo termina il ciclo di operazioni
in
Russia il 17 Gennaio 1942 dall'aeroporto di Millerovo. L'aereo era
dipinto con una mimetizzazione a tre toni, con macchie molto
dense. La croce sabauda sulla coda
ha le braccia della stessa lunghezza, tipica degli aerei costruiti
su licenza dalla Breda. I numeri romani ed il guidoncino di
comando sulla fusoliera indicano l'aereo del
comandante di Gruppo, Ettore Foschini (una vittoria in Spagna con
il CR.32, cinque in Grecia con il CR.42, due in Russia con il
c.200)
At the beginning of the war,
21° Gruppo CT was part of 51° Stormo. In September 1940,
51° Stormo was dismantled,in order to send the planes on
different front teathers, and 21° Gruppo was merged into
52° Stormo. Transformed lately into 21° Gruppo Autonomo, it
was deployed on the Eastern Front on January 1941, replacing
22° Gruppo at Voroscilovgrad,
on Stalingrad
sector, and basically supplying close air support to ground
troopers on Don river. During this period they got 74 air
victories. The service on the Eastern Front ended on January 17th,
1942, on Millerovo airfield.
The palne was painted in a 3-colours camouflage. The
Savoia Royal Cross on the plane’s tail is squared: this is
the typical painting of the Macchi C.200
built by the Breda factories.The roman numbers and the
flag on the fuselage are indicating that the plane is flown
by the Group C.O., Comandante Ettore Foschini (1 victory in Spain
with CR.42, 5 in Greece with CR.42, and 2 in Russia with C.200)
(Source:
scan from Massimello e Apostolo –
Italian Aces of WWII – Osprey
Publishing)
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Macchi
c.200
Sottotenente Giuseppe
Biron, 369a Squadriglia,
22° Gruppo
Autonomo, Krivoj-Trog, Russia, 1941.

Anche se il 22° Gruppo durante il periodo bellico non faceva parte
del 51° Stormo, ci sembra doveroso pubblicare almeno un profilo
dei Macchi del 22° Gruppo Autonomo, che insieme al 21° Gruppo
CT (anch'esso facente parte inizialmente del 51° Stormo) ha combattuto
sul Fronte Russo. Dopo
la fine della guerra, a partire dal 1953, il 22° Gruppo tornò
ad essere uno dei Gruppi di Volo del 51° Stormo.
Il 22° Gruppo autonomo viene inviato sul fronte russo con quattro squadriglie: 359a, 362a, 369a, 371a, e vi restò fino al maggio
1942, quando venne sostituito dal 21° Gruppo. Gli aerei avevano la mimetizzazione mediterranea: fondo ocra chiaro,
con fitto reticolo di macchie irregolari verde opaco. La capottatura del motore, la fascia in fusoliera ed il bordo inferiore delle
estremità alari erano
dipinti di giallo, mentre sul bordo d'attacco
delle ali apparivano due grossi triangoli bianchi, con la punta
rivolta verso l'interno dell'ala. Il numero di squadriglia e quello
individuale erano dipinti in nero sulla fusoliera nella zona adiacente
la fascia gialla.
Sotto
la cabina di pilotaggio del c.200 appariva lo "spauracchio"
del 21° Gruppo Caccia: uno spaventapasseri con cilindro che fumava
la pipa.
Nella nuvola di fumo che esce dalla pipa sono stilizzate
le
stelle rosse degli aerei nemici.
22° Gruppo was not part of 51° Stormo durino WW2, but merged into 51° Stormo only
lately. Nevertyheless we want to publish a profile of a Macchi
of 22° Gruppo Autonomo, who fought on Eastern Front together with
21° Gruppo CT (also part of 51° Stormo).
After the War, since 1953, 22° Gruppo went back as part of 51° Stormo.
The 22° Gruppo Autonomo was sent on the Eastern Front with 4 squadriglie:
359a, 362a, 369a, 371a, fighting there until May 1942, when it
was replaced by 21° Gruppo.
The planes maintained the “Mediterranean” colour painting scheme. The engine
cowlings, the fuselage band, and the lower external end of the
wings were painted in bright yellow.
On the front part of each wing, both on upper and lower part, were painted
two big white triangles, pointing toward the inner part of the
wing. The Squadriglia number and the individual pilot number was
painted in black on the
fuselage, near the yellow band.
Just under trhe Cockpit, the Squadriglia patch was added: “Spauracchio”
of 21° Gruppo Caccia: a scare-crow
wearing a black heat and smoking
a pipe. In the pipe’s smoke
you can see
the red stars of the Russian
enemy fighters, meaning they were going to smoke them.
(Source:
scan from Massimello e Apostolo –
Italian Aces of WWII – Osprey
Publishing)
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FIAT
G.50 Bis,
353a Squadriglia, 20° Gruppo, Tripoli, 1942

Al
momento del ritiro degli aerei italiano dal fronte della Manica,
i G.50
della 352° e 353° Squadriglia sono gli ultimi a lasciare
il Belgio. Il 20°
Gruppo viene dotato di nuovi G.50 “tropicalizzati”
ed inviato in Nord
Africa a Castel Benito, vicino a Tripoli (maggio
1942), e
successivamente (giugno 1942) a Martuba in Marmarica
When the Regia Aeronautica planes were
ritired from the British Channel front, all FIAT G.50 belonging
to 352° and 353° Squadriglia were last to leave their airfield
in Belgium. 20° Gruppo got the new FIAT G.50 “tropical type”,
and moved to Castel Benito, near Tripoli (North Africa), and
lately, in june 1942, to Martuba in Marmarica.
(Source:
scan from Massimello e Apostolo –
Italian Aces of WWII – Osprey
Publishing)
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FIAT
G.50 Bis
Sergente Maggiore Aldo
Buvoli, 378a Squadriglia,
155° Gruppo Autonomo, Castel Benito, luglio 1941.

Il 155° Gruppo era uno dei tre Gruppi di Volo che facevano parte
del 51° Stormo al momento della sua ricostituzione nel Gennaio
1942. Nel 1941 era operativo in Nord Africa come Gruppo Autonomo.
Il G.50, come tutti gli aerei italiani di quel periodo, era verniciato
con la capottatura del motore gialla (Marzo-Ottobre 1941). Questo
aereo ha però caratteristiche che lo rendono un po’ anomalo rispetto
alle colorazioni più diffuse: la colorazione verde-giallo mimetico,
non molto diffusa, e la croce di Savoia che si estende lungo
tutto il timone. Il
9 Luglio 1941 Aldo Buvoli, durante una missione solitaria sopra
la baia di Tripoli, intercetta sotto di lui sette Blenheim a bassa
quota diretti verso il porto. Buvoli li attacca in sequenza, abbattendone
quattro. (il No. 110 Squadron registrò la perdita di quattro
Blenheim in condizioni del tutto simili, poco dopo il loro arrivo a Malta
all'inizio di giugno)
155° Gruppo, operating as Gruppo Autonomo in North Africa,
was one of the 3 flying groups belonging to 51° Stormo when it
was formed again in January 1942. The G.50, as all the Italian planes of the same period
(March-October 1941), had the engine cowling painted in bright
yellow. This plane, particularly, have a peculiar painting: a
rare yellow-brown camouflage. On top, the Savoia Royal Cross on
tail is painted all across the rudder
tail.
On July 9th, 1941, Aldo Buvoli was flying
a lone mission over the bay of Tripoli, intercepting 7 Blenheim
flying at low altitude toward the harbour. Buvoli engaged all
the planes in sequence, shooting down four of them.
(RAF No. 110 Squadron confirmed the loss of four
Blenheims in a similar situation beginning of June, shortly
after their arrival to Malta)
(Source :scan
from G. Massimello – Furio Niclot Doglio –
Ed.Aerofan –
GAE
1998)
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Macchi
c.202, serie VII, MM9042,
Capitano Furio Niclot Doglio, C.O. 151° Squadriglia,
20°
Gruppo, 51° Stormo,
Gela, Luglio 1942

L'aereo era dipinto secondo lo schema sviluppato dalla Aermacchi
per utilizzo in ambiente "coloniale", con uno sfondo
nocciola chiaro e macchie ad ameba verde scuro. Questa mimetica
venne introdotta a partire dalla primavera 1942. L'ogiva dell'elica
degli aerei italiani era sempre dipinta di bianco, anche se non
c'erano specifiche scritte riguardo a questo. La colorazione mimetica
che prosegue sotto al muso e nella parte inferiore della fusoliera
denota gli aerei costruiti dalla Aermacchi.
L'aereo
di Niclot Doglio riporta la numerazione 151-1 del Comandante della
151° Squadriglia, e un particolare guidoncino a forma di V orizzontale
bianco sotto la carlinga.
This plane was pained with the typical Aermacchi “colonies” colour
scheme, introduced since spring 1942. The propeller noose was painted
in white, as for all the Italian
fighters. Furio
Niclot Doglio plane had the 151-1 markings
(menaning C.O. of 151°
Squadriglia), with a unmistakable white sign, similar to an
arrow,
under the cockpit
(Source :
scan from G. Massimello – Furio Niclot Doglio –
Ed.Aerofan –
GAE, 1998)
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Macchi
c.202 Serie VII, MM 9066, 151-2,
Maresciallo Ennio "Banana"Tarantola, 151° Squadriglia,
20°
Gruppo, 51° Stormo,
Gela, Settembre 1942.

Tarantola era il gregario di Furio Niclot Doglio. Anche in questo
caso si tratta di un aereo uscito dalle linee di produzione
Aermacchi. Si noti la scritta "Dai Banana!" sulla capottatura
del motore, e le sagome di 7aerei sul timone verticale, simbolo
di altrettante vittorie (un P40 in Africa, 3 Spitfire, due in
collaborazione con Niclot, e un I-15 in Spagna. Quest'ultima sagoma
era dipinta in rosso). I simboli delle vittorie conseguite erano
raramente presenti sugli aerei italiani. Mentre gli alleati dipingevano
bandierine con i simboli nazionali degli aerei nemici, gli Italiani
utilizzavano silouette degli aerei abbattuti.
Il C.202 con matricola MM 9066 fu il secondo aereo con marking "151-2"
usato sopra Malta. Il primo fu perso dal Capitano Antonio Pittoni
il 14 Agosto 1942, dopo essere stato abbattuto dallo Spitfire
Vc del No.1435 Sq.pilotato dal Flt/sgt. Ian Maclennan
Tarantola was Doglio’s
wingman. The plane is also Aermacchi-build. Notice Tarantola’s personal motto on the engine cowlings ("Dai Banana!"),
and the shape of 7 planes on the rudder tail, reflecting 7 confirmed
victorie (a P-40, 3 Spitfire, plus an I-16 in Spain. This last
was painted in red). Painting the victories on the plane’s fuselage
was not a common practice for the Italian pilots, who were using
the enemy planes silhouettes, instead of the enemy flags used
by the allied pilots.
The C.202 MM 9066 was the second Macchi marked 151-2 used over
Malta. The first one was lost by Cpt. Antonio Pittoni on August
14th, 1942, being shot down by a RAF
Spitfire Mk
Vc of No. 1453 Sqn. ( Flt/Sgnt Jan McLennan)
(Source :scan
from G. Massimello – Furio Niclot Doglio –
Ed.Aerofan –
GAE,
1998) |
Altri
due profili dei velivoli del Cap. Pil. Furio Niclot Doglio
e
del Maresciallo Pil. Ennio Tarantola
Macchi
C.202 Serie VII, MM9042, Cap. Pil. Furio Niclot Doglio, e Macchi
C.202 Serie VII, MM9066, 151-2, Maresciallo Ennio “Banana”
Tarantola,
La caratteristica
personale identificativa dell’aereo di Tarantola era
la
scritta “Vai Banana!” sul cofano motore.
Macchi
C.202 Series VII, MM9042, 151-1, Cap. Pil. Furio Niclot Doglio,
and Macchi c.202 Series VII, MM9066, 151-2, Maresciallo Ennio “Banana”
Tarantola.Tarantola's
personal marking were the words “Vai Banana!”
on the
engine cowlings.
(Source :scan
from G. Massimello – Furio Niclot Doglio –
Ed.Aerofan –
GAE,
1998) |
Ancora
due profili del Macchi C.202
del
Maresciallo
Pil. Ennio Tarantola

Ancora
due profili del Macchi C.202 del Maresciallo Pilota Ennio
Tarantola,
Again
two profiles of a
Macchi
C.202 of
Mar.
Pil. Ennio "Banana" Tarantola,
(Source:
courtesy
by
Ferdinando D'Amico)
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Macchi
C.202 Serie VI, MM 8339,
Capitano Carlo
Miani, C.O. 360°
Squadriglia,
155° Gruppo, 51° Stormo. Gela, Agosto 1942

La colorazione di questo aereo, con la parte dipinta in grigio
azzurro chiaro che si estende sotto il cofano motore e sotto la
fusoliera mostra, e che sale verso i timoni orizzontali, denota
un esemplare di produzione delle officine Breda. La parte superiore
porta una mimetizzazione tipica dei primi Macchi c.202 Serie VI:
piccole macchie verde oliva allungate sopra un fondo nocciola
chiaro. L'ogiva dell'elica, come sempre, è bianca.
Carlo
Miani (veterano della guerra di Spagna con una vittoria) abbatté
tre Spitfire sopra Malta nel corso del mese di Giugno 1942. L'aereo
raffigurato andò distrutto il 14 luglio 1942 per cedimento strutturale.
Miani si salvò lanciandosi con il paracadute
The painting of this
plane, with pale grey
lower colour under the fuselage and the engine cowlings, shows
that it is a Breda-build plane. The upper camouflage is typical
of the C.202 Series 6. The noose propeller is white, as usual.
Cpt.
Carlo Miani, a veteran of the Spanish Civil War, shot down 3
Spitfires over Malta
June
in 1942. This plane was destroyed on July 14th,
1942, as a
consequence of structural damages. Miani bailed out,
fighting
until the end of the
war.
(Source :scan
from G. Massimello – Furio Niclot Doglio –
Ed.Aerofan –
GAE,
1998) |
Macchi
C.205V Veltro, Serie III, MM 92156,
Sergente Ferruccio Serafini, 378° Squadriglia,
155° Gruppo Autonomo, Capoterra, Luglio 1943

Non
poteva mancare il profilo del Macchi del pilota alla memoria del
quale è oggi intitolato il 51° Stormo "Ferruccio Serafini".
Anche
su questo C.205 la colorazione è quella della linea di produzione
Aermacchi. Il velivolo fu consegnato al 51° Stormo a Ciampino
il 7 Luglio 1943, e successivamente seguì il reparto trasferito
in Sardegna. Su questo aereo perse la vita il Sergente Ferruccio
Serafini (7 vittorie) il 22 Luglio 1943 durante un combattimento
con i P-40 del 325th Fg. In questo combattimento Serafini (Medaglia
d'Oro al
Valor Militare) distrusse due P-40
We cannot miss the plane of Flying
Sergent to whom is nowadays entitled the still existing 51° Stormo
“Ferruccio Serafini”.
This is also a plane coming from the Aermacchi factories. The plane was delivered to 51° Stormo
at Ciampino on July 1943. later on it was moved to Sardinia. Flying
Sergent Ferruccio Serafini (7 victories) lost his life flying
this plane.on July 22nd, 1943, during a dogfight against
the P-40 of 325th Fighter Group. During the fight,
before being killed, Serafini shot down two P-40. He was awarded
by a Gold Medal to the memory.
(Source :scan
from G. Massimello – Furio Niclot Doglio –
Ed.Aerofan –
GAE,
1998) |
Macchi
C.205V Veltro,
360a
Squadriglia, 155° Gruppo, 51° Stormo Sardegna, 1943
Macchi
C.205 Veltro, 360a Squadriglia,
155°
Gruppo CT, 51° Stormo Sardegna, 1943
(Source:
Christopher Shores Regia Aeronautica
Vol.1
–
Squadron
Signal
Pubblications)
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