Questa
pagina è dedicate al ricordo dei piloti della Regia Aeronautica
che hanno servito in reparti diversi da quelli legati al 51°
Stormo
ed allo Stormo Baltimore dell'ICAF.
This
page is dedicate to those Italian Regia Aeronautica Pilots who
served in units other than 51° Stormo and ICAF Stormo Baltimore
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IL
PERCHE' DI UNA SCELTA EDITORIALE
Abbiamo
inserito in questa pagina alcuni dei piloti più famosi che
hanno prestato servizio nella Regia Aeronautica, escludendo
quelli del 51° Stormo, quelli del 132° Gruppo Siluranti,
quelli dello Stormo Baltimore dell'ICAF, e quelli che dopo l'8
Settembre 1943 scelsero di combattere per la RSI nei ranghi
della ANR. A tutti questi abbiamo dedicato una pagina
apposita (vedi
indice).
Pubblichiamo
dunque in questa pagina le foto di questi uomini, con
la certezza di aver dimenticato molti che pur avrebbero meritato
una citazione. Volutamente abbiamo citato le decorazioni
ottenute omettendo le vittorie di ognuno. Questo argomento è
infatti di difficile trattazione. Poiché vogliamo rispettare la
verità storica, per citare la lista degli "assi"
(pubblicata con troppa "leggerezza" da altri siti web)
dovremmo intraprendere una lunga e complessa ricerca su ciascuna
vittoria attribuita a ciascun pilota, per verificare
anzitutto se alla vittoria dichiarata corrisponde una perdita
subita dall'avversario, previa identificazione certa dello
stesso. In seguito bisognerebbe verificare se tale abbattimento
possa essere attribuito con certezza al pilota che lo ha
dichiarato (nel caso di due o tre che dichiarano abbattuto un aereo
nemico, a chi andrebbe attribuito?). Infine sarebbe doveroso
verificare se date, tempi e luoghi coincidono. I pochi
tentativi che abbiamo fatto ci hanno dato l'impressione che non
ci sia forse la volontà storica e politica di supportare tali
ricerche, e che si preferisca difendere l'iconografia
comunemente accettata. Certi dunque che il valore di un pilota e
di un uomo non debba basarsi né sulla fazione per la quale
volava, né sul numero di vittorie che gli sono state
attribuite, abbiamo preferito volutamente ignorare sia questo
argomento, sia la conseguenti facili polemiche, e concentrarci
invece sui fatti storici appurati.
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Teresio
Martinoli

Sergente
Teresio Martinoli, Medaglia d'Oro al Valor Militare (Novara,
26 Marzo 1917 - 25 Agosto 1944) servì prima prima della
366a Squadriglia, 151° Gruppo, 53° Stormo, per poi passare
alla 384a Squadriglia, 157° Gruppo, e poi alla 78°
Squadriglia, 13° Gruppo, 2° Stormo in Libia. Trasferito in
seguito al 4° Stormo, terminò la sua carriere nell'ICAF, con
un totale di 276 missioni di combattimento. Perse la vita a seguito di un incidente di volo su un P-39.
Sergeant
Teresio Martinoli (Novara, 26 Marzo 1917 - 25 Agosto
1944 , MOVM) served in several units:
initially in 366a Squadriglia, 151° Gruppo, 53° Stormo, then
384a Squadriglia, 157° Gruppo, and 78° Squadriglia, 13°
Gruppo, 2° Stormo in Libya. Later
on he was transferred to 4° Stormo, ending his pilot carreer
serving in the ICAF. He died after 276 combat missions, in a flying accident
with
a Bell P-39
(Source:
picture scan from Massimello-Apostolo,
Italian
Fighter Aces of WW2, Osprey Publishing)
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Franco
Lucchini

Capitano
Franco Lucchini, 4° Stormo, Medaglia d'Oro al Valor Militare (24
Dicembre 1917 – 5 Luglio 1943).
Captain
Franco Lucchini, 4° Stormo, Gold Medal
(24
December 1917 – 5 July 1943)
(Source:
FIRST PICTURE: Archivio D'Amico-Valentini -
SECOND
PICTURE:
Antonio Trizzino, Le Giovani Aquile -
THIRD
PICTURE: Massimello-Apostolo,
Italian
Aces of WW2, Osprey Publ.)
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Franco
Lucchini si prepara al decollo a Furka, 19422
Franco
Lucchini getting ready for take-off at Furka,1942
(Source:
picture scan from Massimello-Apostolo,
Italian
Fighter Aces of WW2, Osprey Publishing)
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Una
foto di Franco
Lucchini
in volo, con un Macchi C.202 al quale non sono ancora state
apposte le insegne di reparto,
Castiglione
del lago, Ottobre 1942
Captain
Franco Lucchini flying a brand new Macchi C.200
Castiglione
del lago, October 1942
(Source:
http://www.finn.it/regia/)
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Franco
Bordoni Bisleri (Robur)

Franco
Bordoni Bisleri, detto Robur, figlio di una famiglia di
industriali produttrici della Ferro-China Bisleri, amante delle
vetture da corsa e del volo, e pilota del 3° Stormo CT, fu
decorato co 3 medaglie d'argento al VM e una croce di ferro di
seconda classe. Terminò la sua carriera l'8 Settembre 1943,
e fu uno dei pochi assi
italiani sopravvissuti alla guerra. Nel dopoguerra tornò ad
occuparsi di vetture sportive. Vincitore nel 1953 del campionato
italiano vetture sport,perse la vita in un incidente aereo con un
SIAI Marchetti F.260 in Liguria nel Settembre del 1975
Franco
Bordoni Bisleri, "nicknamed Robur", 3° Stormo ,
decorated with 3 Silver Medals and one Iron Cross (2nd Class)
ended his pilot carreer on September 8th, 1943. He died in
a plane crash on September 1975
(Source:
picture scan from Massimello-Apostolo,
Italian
Fighter Aces of WW2, Osprey Publishing)
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Carlo
Maurizio Ruspoli di Poggio Susa
Ruspoli
di Poggio Susa è
il nome di una importante famiglia della aristocrazia italiana,
che molto ha offerto alla patria nella seconda guerra mondiale.
I fratelli Ruspoli di Poggio Susa erano tre. Due sono morti in
combattimento nella battaglia di El Alamein: Il Ten.Col.
Marescotti Ruspoli di Poggio Susa e il Capitano Costantino
Ruspoli di Poggio Susa, entrambi paracadutisti della Folgore, ed
entrambi decorati con Medaglia d'Oro alla memoria. Il Maggiore
Pilota Maurizio Ruspoli, Principe di Poggio Susa. Combatté
in Grecia ed in Russia
con il 1° Stormo, ed in Nord Africa come Comandante della 91a
Squadriglia del 4° Stormo, per finire la sua carriera nello
Stato maggiore dell'ICAF. E' famoso nella storia della Regia
Aeronautica perchè fu protagonista di tre fatti singolari. Fu
infatti il primo pilota italiano a documentare con una guncamera
amatoriale, fissata all'ala del suo Macchi C.200,
l'abbattimento di un aereo nemico. Questo gli valse la
promozione a comandante della Sezione Volo Cinematografica della
Regia. Durante questo periodo filmò operazioni in Grecia ed in
Russia (fra cui l'abbattimento di due I-16). Grazie
alla padronanza perfetta di tre lingue fu inoltre
l'interprete nell'incontro tra Badoglio e Churchill a bordo
della HMS Nelson il 29 Settembre 1943. La terza impresa fu il
sorvolo di Roma occupata dai tedeschi, il 6 Ottobre 1943, per il
lancio di volantini. i suoi compagni di volo furono i comandanti
del )à e 10° Gruppo, Mariotti e Piccolomini. I volantini
furono sistemati tra le superfici mobili dei flap e le ali (vedi
foto). Ruspoli fu decorato con tre medaglie d'argento al valor
militare ed una croce di Ferro di seconda classe. Morì nel
1947.
Ruspoli
di Poggio Susa is the name
of a famous family of the Italian aristocracy. The Ruspoli di
Poggio Susa were tree brothers. Two of them died in the El
Alamein battle in North Africa: Lt.Col. Marescotti Ruspoli di
Poggio Susa and Cpt. Costantino Ruspoli di Poggio Susa, both
paratroopers in the Folgore division, and both decorated with
Gold Medal to the memory. Major Maurizio Ruspoli, Prince of
Poggio Susa, fought as pilot in Greece and Russia with 1°
Stormo, and in North Africa as C.O. of 91a Squadriglia of 4°
Stormo, and ending his carreer flying for the ICAF. He is famous
for tree fact in which he was involved . In fact he was the
first Italian pilot to make a guncamera of an enemy
shot down with his Macchi C.200. This leaded him to become the
C.O. of the Aerial Cinematographic Section of the Regia
Aeronautica. Speaking perfectly tree languages he was the
translator in the meeting between Winston Churchill and Badoglio
on board of the HMS Nelson on 29 September 1943. The third fact
was leaflet-launching raid over of Rome occupied by the Germans
on October 1943. The leaflet were stored into the cavity
between the flaps and the upper wings in his Macchi C.205 (see
picture above)
(Source:
picture scan from Massimello-Apostolo,
Italian
Fighter Aces of WW2, Osprey Publishing)
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Duca
Amedeo
d'Aosta

S.A.
R. il Duca Amedeo d'Aosta, (21 Ottobre 1898 - 3
marzo 1942) Benché
Amedeo di Savoia non abbia combattuto nella Regia Aeronautica,
ci sembra
giusto riservare un piccolo spazio al Comandante del 4° Stormo
dal 1933 al
1937,che
in seguito divenne quasi un mito per gli
Italiani nella
storia della Seconda
Guerra Mondiale. Nato a Torino il 21 ottobre 1898 con il titolo
di Duca delle Puglie, si arruolò nel 1915 nel Regio Esercito, e combatté
sul Carso nel Reggimento
Artiglieria a Cavallo. Per meriti sul campo raggiunge il
grado di
capitano. Nel 1931 alla morte del padre Emanuele
Filiberto, divenne Duca
d'Aosta. Nel 1926 prese il brevetto di Pilota sotto la
guida di Arturo Ferrarin. Dopo
il passaggio alla Regia Aeronautica con il grado di
Colonnello, nel 1932 divenne
comandante del 21°Stormo
da Ricognizione Terrestre di Gorizia, e nel 1933
del 4° Stormo CT. Promosso in seguito a Generale di Brigata,
di divisione e
quindi di Squadra Aerea, nel 1937 venne nominato vicerè
d'Etiopia. Partì quindi parte
per l'Africa Orientale, Qui, dopo
aver guidato l'eroica resistenza delle truppe
Italiane sull'Amba Alagi (3 Aprile -
9 maggio 1941), si arrese al Generale Mayne,
Comandante della Quinta Divisione Indiana. Gli Inglesi, dopo la
capitolazione gli
resero l'onore delle armi, e lo inviarono quindi in campo di prigionia
a Donyo Sabouk
in Kenya, dove
morì di malaria il 3 marzo 1942, a soli 43 anni.
Duke
Amedeo di Savoia, (Torino, 21 October 1898 - Eastern
Africa, 3
March 1942) , C.O.
of 4° Stormo from 1933 to 1937
(Source:
Gigi Speroni- Amedeo Duca d'Aosta,
l'eroe dell'Amba Alagi -
Ed. Rusconi)
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Ettore
Muti

Il
maggiore Ettore
Muti (1902-1943), segretario del Partito Nazionale Fascista,
assassinato con
un colpo alla nuca nel 1943. Noi però preferiamo ricordarlo al
di fuori del contesto
politico, e cioè come Comandante del 41° Gruppo Bombardieri
nell'Egeo, e
come colui che il 5 Settembre 1940 guidò la famosa azione di
bombardamento (4.100
Km di volo) dei quattro Savoia Marchetti S.81 che, partiti da
Rodi, colpirono
le raffinerie di Barhein
(Golfo Persico) . Nella seconda foto Ettore
Muti (a sinistra) insieme al il Capitano Paolo Moci (al centro,
in
seguito Colonnello
Comandante del 28° Gruppo dello Stormo Baltimore, e nel dopoguerra
Generale di Squadra Aerea) scendono da un Cant Z.1007 Bis a Brindisi, al rientro da una missione in Grecia nel
Dicembre1940
Major
Ettore Muti (192-1943), secretary of the Italian fascist party,
assasinated with
a shoot in the head in 1943. We would like to mention him not
because of his
political position, but due to his role al C.O. of 41°
Bomber Group of the Aegean
Sea, who leaded the bomber raid of the Italian Savoia Marchetti
S.81 from
Rhodes to Barhein (4.100 km.) on the night of September 5th 1940.
In the second picture Major Ettore
Muti (left) and Cpt. Paolo Moci (center, later on Colonnel
C.O. of 28° ICAF
Bomber Group, Baltimore Wing) at Brindisi, December 1940,
with a Cant Z.1007 Bis after a mission on Greece
(Source:
Paolo Moci - Seguendo la Bandiera -
Vita di un Pilota - ed. GA)
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Franco
Melley

Il
Capitano Franco Melley, Comandante del 130° Gruppo
Aerosiluranti
Capt.
Franco Melley, C.O. of 130° Gruppo Torpedo Bomber
(Emiliani,
Ghergo,Vigna - La Regia Aeronautica:
il
settore Mediterraneo - Ed. Intergest, 1976)
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Franco
Visentini
Il
Tenente Franco Visentini fu uno dei primi piloti Italiani della
Seconda Guerra Mondiale a guadagnare il titolo di Asso (cioè
con 5
vittorie confermate) tutte ottenute in Africa Orientale volando su un
Fiat Cr.42 della 412a Squadriglia. Morì in
un incidente l'11 Febbraio 1941, quando il suo aereo a causa del
brutto tempo si schiantò conto il Monte Nefasit in
Eritrea. Decorato con medaglia d'Oro, d'Argento e di Bronzo al
VM
LT.
Franco Vsentini was the first Italian pilot in WW2 to gain the
rank of ace with 5 kills, all obtained flying a FIAT Cr.42 of
412a Squadriglia in Eritrea (East Africa). He died when his plane, due to bad weather conditions,
crashed into Mount Nefasit in Eritrea, 11 February 1941. He was
decorated with Gold, Silver and Bronze medal VM.
(Source:
picture scan from Massimello-Apostolo,
Italian
Fighter Aces of WW2, Osprey Publishing)
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Giuseppe
Cenni

Maggiore
Giuseppe Cenni, 102° Gruppo Bombardamento a Tuffo,
Medaglia
d'Oro al Valor Militare, 27 Febbraio
1915 – 4 Settembre 1943
Major
Giuseppe Cenni, 5° Stormo, Medaglia d'Oro al Valor
Militare
102°
Gruppo Dive Bombers, 27 February 1915 – 4 September 1943
(Source:
Archivio D'Amico-Valentini)
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Giulio
Rainer
Il
Tenente Giulio Reiner, Comandante della 73a Squadriglia, 9°
Gruppo, 4° Stormo. Medaglia d'argento e di bronzo
al VM, Croce di Ferro di 2a Classe. Sopravvissuto alla fine
della guerra, lasciò l'Aeronautica Militare nel 1949
1St
LT. Giulio Reiner, C.O. 73a Squadriglia,, 9à Gruppo, 4°
Stormo. He ended the war with 10 confirmed kills, and Broze and
Silver Medal VM, plus an Iron Cross 2nd Class..
(Source:
picture scan from Massimello-Apostolo,
Italian
Fighter Aces of WW2, Osprey Publishing)
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Emanuele
Annoni
La
prima foto mostra il Tenente
Colonnello Emanuele Annoni, soprannominato "il
Cardinale", fotografato a Capodichino nel 1952. Nel 1944-45 volò sugli
Aircobra p-39 del 4° Stormo ICAF, con il grado di Capitano. La
seconda foto ritrae Annoni, allora Tenente, insieme al Ten.
Ferdinando Malvezzi, fotografati in Nord Africa nel Novembre
1942
LT.Col.
Emanuele Annoni, nicknamed "Il Cardinale" (The
cardinal". Picture taken at Capodichino in 1952. In
1944-45 he flew Italian P-39 Aircobra as Captain with 4° Stormo
(Wing) ICAF. The second picture shows still Annoni in North
Africa inNovember 1942, together with 1st. LT. Ferdinando
malvezzi
(Source:
Marco Mattioli - Bell P39 Aircobra in
Italian Service - ED. IBN
Aviolibri)
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Giovanni
Lavaggi

Giovanni
Lavaggi, pilota collaudatore della Regia Aeronautica, era ai
comandi dell'aereo che trasportava Italo Balbo, quando la contraerea
della Regia Marina abbatté per errore il suo Savoia
Marchetti.
A suo tempo qualcuno sostenne che Mussolini fosse stato l'ispiratore
di un complotto per uccidere Balbo.
Lavaggi
era zio del più famoso pilota di F1.
Giovanni
Lavaggi, test pilot of the Regia Aeronautica. He
was flying Italo Balbo’s plane, when it was shot down by mistake
by the Regia Marina AAA.
Lavaggi was the uncle of the Formula 1 pilot
with the same
name.
(Source:
unknown. Research by Marin_EAF51)
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Bladelli

Il
Sergente Maggiore Bladelli, 91a Squadriglia Caccia, mentre ù
sale
a bordo del suo C.200 a Catania, nel Giugno del 1941
Sgt.
Bladelli rushing on board of his C.200 in Catania, 1942
(Source:
picture scan from Massimello-Apostolo,
Italian
Fighter Aces of WW2, Osprey Publishing)
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Lombardo,
Omiccioli, Magnaghi

Un
gruppo di piloti del 7° Gruppo CT all'Aeroporto di Caselle nel
1942, con i primi Macchi C.202. Il terzo da sinistra è il Ten.
Enzo Lombardo. Seduto alla sua sinistra il Sergente
Maggiore Walter Omiccioli. Il secondo da destra è
il M.llo Carlo Magnaghi.
A
group of pilots of 7th Fighter Group Picture taken at Torino
caselle Airport, late 1942. Third from the left is !st LT. Enzo
Lombardo. Seated on foreground on his left is Master
Sergeant Walter Omiccioli. Second from the right is
M.llo Carlo Magnaghi.
(Source:
picture scan from Massimello-Apostolo,
Italian
Fighter Aces of WW2, Osprey Publishing)
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356a
Squadriglia, 150° Gruppo
Un
gruppo di piloti della 365a Squadriglia , 150° Gruppo CT,
comandato dal Capitano Mario Bellagambi, davanti ad
un Me 109 G6
della Regia Aeronautica.
A
group of pilots of No. 365 Squadron, 150° Fighter Group
(C.O.
Captain Mario Bellagambi) in front of a
Me 109 G6 of the Regia
Aeronautica
(Source:
Nino Arena - Air War in North Italy - Stem Mucchi)
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