ALBO
DI GLORIA DEL
51°
STORMO
RICOMPENSE
AL VALOR MILITARE
concesse
ai piloti del 51°
Stormo Caccia
MEDAGLIE
D’ORO
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8
|
MEDAGLIE
D’ARGENTO
|
185
|
MEDAGLIE
DI BRONZO
|
87
|
CROCI
DI GUERRA
|
58
|
(Tutte
le foto ed i dati, ove non espressamente citato diversamente, sono tratti da:
Sessant'anni
del "51" Gen. di Br. R. Marchese e personale del 51°
Stormo)

Serg.
Pilota FERRUCCIO SERAFINI
Deceduto
a Maschiareddu (CA) il 22 Luglio 1943
«Ardito valoroso pilota da caccia,
giovane temprato nelle più ardue e dure battaglie aeree,
era sempre luminoso esempio e sprone per coraggio,
aggressività e decisione. Anelando il combattimento, si
offriva volontario a quando maggiore era il rischio e non
desisteva dalla lotta se non dopo aver sparato l'ultima
cartuccia, collaborando efficacemente alle più brillanti
vittorie del reparto e conseguendo magnifici risultati
individuali. Nel corso di un accanito scontro con
preponderanti formazioni nemiche, non pago del successo
ottenuto con l'abbattimento di due incursori, uno sicuro e
l'altro probabile, rimasto privo di munizionamento, si
scagliava contro un terzo aereo avversario infrangendosi al
suolo, in uno con esso, nell'ultimo supremo olocausto»
(Cielo
di
Sardegna, Luglio
1943) |

Ten.
Pilota LIVIO BASSI
Deceduto all’Ospedale
Militare del Celio il 2 Aprile 1941 in seguito a ferite
riportate in combattimento aereo.
«Arditissimo pilota da caccia di
provato valore partecipava a numerose ed alle più rischiose
azioni di guerra compiute dal suo reparto abbattendo con azione
individuale 4 velivoli nemici. Durante un bombardamento aereo
sul proprio campo, eseguito da preponderanti forze aeree nemiche
scortate da caccia, partiva subito in volo affrontando
l’impari lotta con suprema audacia e slancio incomparabile,
contribuendo a stroncare l’offesa avversaria e ad abbattere
due apparecchi. Rimasto ferito, con il velivolo gravemente
danneggiato, anziché salvarsi col paracadute, tentava di
rientrare al campo; ma, nel generoso tentativo, ai limiti del
campo stesso rimaneva avvolto dalle fiamme sprigionatesi dai
serbatoi forati. Gravemente ustionato veniva soccorso e trasportato
all’ospedale dove, dopo due mesi di atroci sofferenze,
sopportate con stoica fierezza, chiudeva serenamente la gloriosa
giovane vita nella visione della Patria vittoriosa, già da lui
tanto mirabilmente servita».
(Cielo
della Grecia, Ottobre 1940 - Febbraio 1941)
|
(Foto AM)
Ten.
Pilota ALFREDO FUSCO
Deceduto nel cielo di Berat
(Albania) il 20 Febbraio 1941 in azione di guerra.
«Brillante ed audace pilota da
caccia, in moltissime azioni ed in asperrimi combattimenti,
contribuiva all’abbattimento di dieci apparecchi
dimostrando elette doti di combattente generoso e sprezzante
del pericolo. Il giorno 20 febbraio, in un combattimento
contro una soverchiante formazione da caccia nemica, benché
ripetutamente colpito continuava a combattere fino a quando
gli avversari non rinunciavano alla lotta. Nel pomeriggio
dello stesso giorno, pronunciatasi sul campo un incursione
di bombardieri nemici, scortati da numerosi caccia, si
levava per primo in volo all’allarme benché fosse in
turno di riposo. Conscio del pericolo cui si esponeva
prendeva quota immediatamente e da solo impegnava
combattimento, attirando contro se l’intera formazione
nemica, riuscendo così a distoglierne l’offesa
dell’obiettivo prefisso. Nell’impari lotta, crivellato
dalle raffiche dei numerosi caccia di scorta, immolava
gloriosamente la sua giovane esistenza».
(Cielo
della Grecia e dell’Albania, Novembre 1940 -20 Febbraio 1941) |
Capitano
Pilota MARIO MONTEFUSCO
Deceduto nel cielo dell’A .S.
il 4Luglio 1941 in azione di guerra.
«Nobilissima figura di combattente
dell’aria, temprato ad ogni rischio, osando spesso
l’inosabile, in tutti i cieli di guerra ove l’Ala
tricolore si affermava vincitrice e gloriosa, portava il suo
baldo spirito di cacciatore esperto e di soldato valoroso.
Durante un’azione a volo radente su munitissima base
avversaria, colpito gravemente dalla violenta reazione
contraerea, pur di evitare l’atterramento in territorio
nemico, raccoglieva in un supremo sforzo, le sue ultime
energie per rientrare alla base. Nel disperato generoso
tentativo, stremato di forze, sentendosi venir meno la vita,
salutato con un cenno d’addio il fedele gregario che
d’appresso lo seguiva, precipitava al suolo con il suo
velivolo, immolando gloriosamente la giovane esistenza in
servizio della Patria».
(Cielo dell’Inghilterra e
dell’A .S., Ottobre 1940 -4 Luglio 1941) |
Capitano
Pilota FURIO
DOGLIO NICLOT
Deceduto
nel cielo di Malta il 27 Luglio 1942 in combattimento aereo.
«Figura nobilissima di volatore e di
soldato, tecnico impareggiabile e cacciatore arditissimo, si
ergeva quale simbolo dell’aviatore italiano. I numerosi
asperrimi combattimenti, alla testa dei suoi gregari, che,
dal suo ardire e dal suo valore, traevano esempio e sprone
per le maggiori vittorie, abbatteva personalmente sei velivoli
nemici e validamente contribuiva alla distruzione di molti
altri. Di scorta a velivoli da bombardamento
che venivano violentemente attaccati dalla caccia
avversaria, durante una critica fase dell’azione, non
potendo altrimenti difendere la formazione scortata si
interponeva tra i nostri velivoli e quelli avversari facendo
scudo ai camerati del suo corpo e della sua ala. Nel gesto
di suprema audacia e di sublime abnegazione, colpito da
raffiche di mitragliatrice, mentre gli apparecchi da lui
difesi potevano rientrare incolumi alla base, egli,
scomparendo gloriosamente nella fiamma purissima del grande
sacrificio, non faceva ritorno».
(Cielo di Malta, 29 Giugno - 27
Luglio 1943) |
Capitano
Pilota ITALO D’AMICO
Deceduto nel cielo del Golfo di
Palmas il 27 Maggio 1943 in combattimento aereo.
«Audacissimo pilota da caccia,
combattente invitto incurante di ogni pericolo, partecipava
senza interruzione dall’inizio dell’attuale guerra alle
operazioni su vari fronti dimostrando in ogni circostanza
indomito ardimento e suprema fede. Più volte decorato al
V.M. , figura adamantina di soldato e di combattente,
proseguiva, guida ed esempio al suo reparto, nella intensa
attività guerriera, abbattendo e danneggiando numerosi
avversari in volo. Lanciandosi contro poderosa formazione
nemica di bombardieri e caccia, che portavano l’offesa al
suolo sardo, sprezzante della stragrande superiorità
nemica, in epica lotta profondeva fino all’ultimo le sue
meravigliose energie nel cielo della battaglia».
(Cielo di Malta, 25 Agosto
1942 - 27Maggio
1943) |
Capitano
Pilota PAOLO DAMIANI
Deceduto nel cielo di Capoterra
(Cagliari) 1122 luglio 1943 in combattimento aereo.
«Pilota da caccia abilissimo,
ufficiale di predai virtù militari, combattente valoroso,
intrepido ed aggressivo, impegnato col suo reparto alla
difesa di una nostra isola, pure in condizioni di inferiorità
numerica trascinava i gregari in numerosi combattimenti
sostenuti con indomita fede e noncuranza della superiorità
dell’avversario. Durante uno di tali combattimenti in cui
venivano sicuramente abbattuti dieci avversari, cinque
probabili ed altri quindici danneggiati, offriva la sua
giovane vita per quella fede che sempre lo aveva animato.
Brillante esempio di abnegazione, di ardimento e magnifiche
virtù militari».
(Cielo
di Capoterra (Cagliari), 22 Luglio 1943) |
(Foto Fam. Bianchi via C.Lucchini)
M.llo
Pilota PIETRO BIANCHI
Deceduto a Capo Pula (Cagliari)
il 2 Agosto 1943 in combattimento aereo.
«Pilota da caccia di eccezionale
valore. La sua ala sempre vittoriosa in tutti i cieli di
battaglia affermava sempre più la sua abilità, il coraggio
e l’indomabile potenza della sua anima di soldato; in 27
aspri combattimenti quattro volte piegava personalmente il
nemico e collaborava all’abbattimento di 56
aerei avversari. Durante l’ultimo ciclo operativo a
difesa del suolo sardo, nella stessa giornata dopo un’
aspro combattimento vittorioso, volontario si offriva per
incontrare ancora una volta il nemico e, sopraffatto dal
numero, cadeva in un alone di gloria imperitura.
Il mare accolse la sua spoglia di
puro eroe per il quale il combattimento era la vita».
(Cielo
di Capo Pula (Cagliari), 2 Agosto 1943) |
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